Carte di Credito clonate: ecco il nuovissimo sistema truffa.

sistema per clonare carte di credito

L’European ATM security Team, organizzazione no-profit costituita bene dieci anni fa dai paesi dai paesi dell’euro per contrastare l’attività fiscale sui sistemi che consentono il prelievo automatico del denaro, ha lanciato l‘allarme rivolto a tutti i possessori di carte di credito.

Secondo quanto riposta La Stampa ci sarebbero dei piccoli dispositivi elettronici che una volta inseriti nei bancomat sarebbero capaci di clonare le carte di pagamento nel giro di pochi istanti, rubando anche il codice segreto, essenziale per effettuare operazioni di prelievo. Questi dispositivi sarebbero molto piccoli, tanto da essere rilevati con molto difficoltà. Esistono tuttavia delle misure, o meglio delle contro- misure, come ad esempio il Geo- blocking che consente agli istituti bancari di bloccare, a scopo preventivo, la carta di pagamento all’estero. Altra contro-misura potrebbe essere il Chip&Pin, un sistema progettato per garantire una maggiore sicurezza, grazie ad una maggiore monitoraggio dell’illecito.

I furti tramite clonazione sono molto diffusi purtroppo, in particolare negli Stati Uniti, e poi in Thailandia e Indonesia. Prima questi dispositivi potevano essere rintracciati con maggiore facilità, ma adesso questa versione mini, rende molto difficile questa operazione. Dunque, questa nuova versione di mini- skimmer, rappresentano, purtroppo, anche in Europa una minaccia molto insidiosa, proprio perché le caratteristiche sono tali da renderli totalmente invisibili. Sono dotati di una batteria di maggiore durata, rispetto alle precedenti, alla quale viene associata una piccola videocamera utilizzata per poter “rubare” il codice segreto e quindi sottrarre i dati e conseguentemente anche il conto bancario. I truffatori, grazie a questi nuovi dispositivi, non avranno nemmeno bisogno di recarsi presso gli sportelli bancomat, in quanto esistono degli ulteriori dispositivi di ultima generazione, sempre in forma mini che includono un chip con il quale è possibile inviare tramite sms i dati rubati.

Altro metodo utilizzato dai truffatori, è quello dell’utilizzo dei lettori mp3, per registrare i dati memorizzati sulla banda elettromagnetica delle carte bancomat attraverso la tecnologia audio. La Stampa, avverte, che non sono presi di mira soltanto gli sportelli bancomat, ma anche terminali di pagamento non sorvegliati, come i POS degli esercizi commerciali.

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