Diventare Usciere Commesso Parlamentare: stipendio da 10.000 euro al mese.

Come diventare Usciere Commesso Parlamentare:stipendio da 10.000 euro al mese.

lavoro usciere parlamento

Il prestigioso lavoro di Commesso Parlamentare è un’opportunità lavorativa nei sogni di molti italiani, con uno stipendio da 10.000 euro al mese lavorando nel palazzo di Montecitorio. Per poter accedere al lavoro di Commesso Parlamentare, o più comunemente “Usciere” occorre attendere un bando di concorso pubblico, una rarità che però non accade da 19 anni, in quanto l’ultimo è stato pubblicato nel lontano 2000.

Risalendo all’ultimo concorso, per poter diventare Commesso Parlamentare i candidati devono rispettare una serie di requisiti tra cui un’età compresa tra i 18 e i 30 anni non compiuti e il possesso dell’idoneità psico fisica per la mansione da svolgere. Eventuali titoli di studio possono dare punteggio nella graduatoria dalla quale vengono assunti i Commessi.
Tutti i candidati all’eventuale concorso devono sostenere una serie di prove tra cui una dura prova preliminare con 80 quesiti attitudinali con risposta multipla dove sarà assegnato 1 punto per ogni risposta esatta, mentre saranno tolti 0,3o punti per una risposta errata e 0,20 punti per una risposta omessa. Solo i candidati che supereranno i 48 punti saranno ammessi alla graduatoria ed eventualmente ammessi alle prove seguenti. Si precisa che il punteggio ottenuto nella prova preselettiva non sarà contato nel punteggio finale.

Dopo la prova preliminare i candidati devono sostenere delle prove scritte:

  • Prima Prova: componimento di cultura generale da completare in 3 ore, una commissione valuterà il componimento con un punteggio da 0 a 30.
  • Seconda Prova: 60 quesiti, 20 riguardanti gli Organi Costituzionali dello Stato e 40 riguardanti il Codice della Strada, la meccanica degli autoveicoli e dei motoveicoli. Anche qui vige lo stesso tipo di valutazione della prova preliminare per risposte esatte, sbagliate o omesse.

Tutti i candidati che otterranno un punteggio cumulativo di almeno 57 punti per le due prove (almeno 18 nella prima e almeno 36 nella seconda) potranno accedere alla prova successiva.
I candidati che avranno superato le prove scritte potranno accedere alla visita medica presso una struttura scelta dalla Commissione che servirà per accertare il possesso dell’idoneità psico fisica per la mansione.

I Commessi potranno accedere o ai servizi automobilistici o ai servizi motociclistici. In entrambi i casi i candidati dovranno sostenere una prova pratica alla guida di un autoveicolo, nel primo caso, o di un motoveicolo di cilindrata di almeno 150 cc nel secondo caso. Anche la prova pratica sarà valutata con un punteggio massimo di 60 punti ed il minimo punteggio per essere ammessi alle prove finali è 42 punti.
Le prove finali sono delle prove orali che serviranno per testare la cultura generale dei candidati, la conoscenza degli Organi Costituzionali e la conoscenza del Codice della Strada e più in generale della meccanica dei motori. Per ogni prova orale potrà essere assegnato un punteggio massimo di 10 punti e solo i candidati che otterranno almeno 21 punti potranno accedere alla graduatoria finale (purchè non si ottenga meno di 6 punti in una delle prove indicate).

Non è sicuramente un iter facile quello da seguire per poter accedere al posto di lavoro da Commesso Parlamentare, ma restate fiduciosi in attesa che possa mai arrivare finalmente la pubblicazione di un nuovo bando di concorso che segua quello di 17 anni fa, non esiteremo a darne notizia sul sito non appena avremo notizie succose.

Rimanete aggiornati iscrivendovi al NOSTRO CANALE TELEGRAM!

Commenti

comments

3 Comments

  1. Ho provato nel 1990 per 4 quiz in meno non ho superato la barriera della preselezione..

    Or ami mangio le mani vedendo quanto guadagnano sarei stato ricco!

  2. è una schifezza io che ero poliziotto rischiavo la vita tutti i giorni prendevo prima di andare in pensione con le notti e le festive 1900 euro.

  3. non penso che siano più intelligenti degli altri dipendenti, è una vergona in confronto di tutte le persone povere e della miseria che circonda milioni di italiani, che non riescono ad arrivare a fine mese. Eco! perché fanno gli spacconi e gli sbruffoni sbeffeggiano
    le persone comuni che cercano di risparmiare il più possibile per poter arrivare a fine mese. Ma quando li farete scendere da quel piedistallo! I contratti di lavoro devono essere uguali a tutte le altre categorie. Quei dipendenti perché devono guadagnare più di un dottore che lavora nelle corsie degli ospedali espletando un lavoro molto più importante di quei dipendenti che lavorano al Quirinale e a Montecitorio e al senato. Ma chi si credono da essere. Non solo guadagnano più di un dottore che salva le vite umane, ma anche più del Papa. ma quando vi decidete! a rettificare quei contratti di lavoro neanche tanto usuranti. E’ vergognoso!!! In I politici che
    che governano gli italiani sanno fare solo chiacchere e niente fatti. Mi fa solo rabbia.

Rispondi a Claudio Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button