È ufficiale: “la lotta” al contante in Finlandia ha distrutto migliaia di famiglie.

Da qualche anno in Italia va di moda la lotta ai soldi contanti. Sono stati infatti numerosi i provvedimenti a favore dei pagamenti elettronici tracciabili e che hanno come obiettivo lo sfavorire la circolazione delle banconote.

Ma cosa può succedere ad un paese che rema in questa direzione? Dalla Finlandia arriva una risposta che forse non piacerà ai nostri Governanti. Da tempo le famiglie finlandesi utilizzano carte di credito e bancomat per qualsiasi tipo di pagamento, dalla semplice colazione alla spesa giornaliera.

Secondo però un’indagine condotta da alcuni giornali, i conti delle famiglie finlandesi stanno andando in rosso, tanto che è dovuta intervenire la Banca Centrale Finlandese, la Suomen Pankki, per fermare l’emorragia dei conti correnti delle famiglie.

E’ intervenuto persino il Governo, programmando dei corsi educativi per i cittadini che possano portare ad un uso responsabile delle carte di credito. Con i pagamenti elettronici, infatti, pare che le famiglie abbiano perso la misura ed abbiano raggiunto un indebitamento pro capite di oltre il 130% del loro reddito.
Le famiglie, quindi, arrivano a spendere più di quanto possiedono, poichè non hanno un effettivo controllo delle loro finanze. Al momento oltre 400.000 cittadini sono in rosso, una cifra che corrisponde al 7% della popolazione, una fetta di cittadini che per il Governo è assolutamente un segnale di pericolo.

E non solo, molte famiglie stanno ricorrendo ai canali di finanziamento ed ai prestiti che offrono credito con regole e tasse ambigui, e che possono quindi portare ad una vera e propria catastrofe nel prossimo futuro.
Se la Finlandia è stata spesso considerata un esempio virtuoso per diversi fattori, forse deve essere considerata come monito in questo caso, sperando che il Governo faccia più attenzione alle leggi pro pagamenti elettronici e che si educhino i cittadini a fare altrettanta attenzione all’uso di carte di credito o di debito.

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