Nave Diciotti: i migranti chiedono 71.000€ di risarcimento a Salvini e Conte.

Il caso della nave Diciotti continua a far parlare: mentre tantissimi italiani sono d’accordo con la decisione di Matteo Salvini, in questi giorni è avvenuto qualcosa di incredibile.

salvini nave diciotti

Alcuni migranti, che si trovavano a bordo della nave Diciotti, hanno presentato un ricorso al tribunale civile di Roma al fine di ottenere  un risarcimento per essere stati costretti a rimanere a bordo diversi giorni.
Secondo le notizie che trapelano dal Viminale, il ricorso è stato presentato da un famoso studio legale a nome di ben 41 migranti di cui ben 16 risultano essere nati il 1 Gennaio 2019.
Queste persone ora chiedono al premier Giuseppe Conte e al ministro dell’Interno Matteo Salvini un risarcimento tra i 42mila e i 71mila euro.Contestualmente è stato presentato un ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo. 

Il Ministro, direttamente da Cagliari, ha così replicato: “Permettetemi di rispondere con una grassa risata, non prendessero in giro gli italiani, la pacchia è finita, i barconi non arrivano più, al massimo gli mandiamo un Bacio Perugina».

A tal punto è intervenuta Giovanna Cavallo, dell’area legale di Baobab Experience: “La battuta di Salvini fa capire come sia più competente in enogastronomia più che in giurisprudenza: deve ricordarsi che sta al Viminale e non a Masterchef», ha risposto Giovanna Cavallo, dell’area legale di Baobab Experience. In questa vicenda si parla di diritti umani violati e di persone che non possono diventare oggetto di campagna elettorale, ha chiarito.
Infine è ha voluto precisare qualcosa anche Sabrina De Carlo, capogruppo del M5S in Commissione Esteri della Camera: “L’Italia ha rispettato ogni convenzione internazionale. Spiace che i 41 migranti che hanno chiesto un risarcimento si sono fatti strumentalizzare dai “soliti noti” della politica che ha favorito il business dell’immigrazione”.

Rimanete aggiornati iscrivendovi al NOSTRO CANALE TELEGRAM!

Commenti

comments

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button