Operaio denuncia: “Frustate e bastonate per aumentare il ritmo di lavoro”.

E’ vero che le condizioni di lavoro in Italia sono spesso non all’altezza, ma la storia che arriva da Lecco ha dell’incredibile.

Sono le parole dirette dell’operaio coinvolto nella clamorosa vicenda a descrivere il tutto: “il capo ad un certo punto ha preso una verga di plastica ed ha iniziato a colpirmi, direttamente in faccia, ferendomi ad un occhio. Sul momento ero totalmente incredulo, il capo aveva sempre minacciato, ma poi ho scoperto che non sono stato il solo ad essere picchiato, anche diversi altri colleghi”.

La storia dell’operaio 40enne di una piccola impresa del settore delle materie plastiche di Lecco è veramente assurda: il datore di lavoro puniva con un bastone i suoi dipendenti per aumentare i ritmi produttivi. Sembra una storia di altri tempi ed invece parliamo del 21esimo secolo.
Il sindacato CISL ha commentato la vicenda tramite il responsabile Stefano Goi che ha dichiarato: “l’operaio in questione ha avuto il coraggio di denunciare l’accaduto, ma è stato l’unico, gli altri colleghi coinvolti non hanno trovato il coraggio per paura di perdere il posto di lavoro, ma abbiamo le prove che la cosa non è limitata ad un caso simbolo e stiamo quindi procedendo con delle verifiche e partiranno le opportune denunce”.

I carabinieri sono stati già allertati e stanno verificando l’accaduto, esiste un verbale del pronto soccorso che certifica le percosse subite dall’operaio che ha dichiarato: “in seguito all’aggressione non ho potuto lavorare per più di 40 giorni, è vero che è difficile trovare un altro posto di lavoro, ma certe umiliazioni sono assurde e non si possono tollerare, non dobbiamo sopportare tutto in nome dello stipendio, certi colleghi sono stati feriti anche in maniera più seria del sottoscritto”.
Ovviamente attendiamo tutte le verifiche da parte di sindacato e carabinieri, ma la storia intanto si è conclusa con le dimissioni per giusta causa da parte dell’operaio ed una denuncia ai carabinieri.

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