Truffa della benzina: ecco come vengono raggirati gli automobilisti.
Gli automobilisti sono una categoria spesso soggetta a truffe di ogni genere. A Castello di Cisterna, in provincia di Napoli, è stata fermata una banda di truffatori che raggirava poveri automobilisti attraverso delle pompe erogatrici di benzina taroccate attraverso vari metodi.
Il metodo più comune per raggirare gli automobilisti è senz’altro quello di manomettere la pompa del distributore facendo in modo che la pompa eroghi circa il 3% in meno di carburante. Tale manomissione è praticamente impossibile da scoprire per un automobilista che non può fare altro che fidarsi dei numeri indicati sulla pompa. Per il distributore in questi modo c’è un risparmio netto di 3 litri ogni 100, una quantità enorme se riportata su un’intera giornata di rifornimenti.
Un’altra tecnica molto comune è quello di non azzerare il rifornimento precedente, spesso usata durante le ore di punta quando la confusione porta gli automobilisti a controllare in maniera meno attenta le procedura di rifornimanto.
Una nuova tecnica di raggiro per gli automobilisti è sicuramente quella di rubare il carburante e rivenderlo a nero, spesso con la complicità dei conducenti di camion rifornitori della casa madre. Un’intera cisterna rivenduta a nero può far guadagnare fino a 40.000 euro, basta solo riuscire a manomettere i registri di carico e scarico.
L’ultima tecnica, forse la più dannosa per l’automobilista, è quella di allungare la benzina con olio esausto. Tale tecnica è usata da anni, ma sulle vecchie auto non veniva scovata in quanto i motori più vecchi erano in grado di smaltire la benzina sporca senza riportare danni. Le auto moderne invece non sono in grado e tendono a danneggiarsi, permettendo quindi la scoperta della truffa.
Ricordiamo però che attualmente risulta essere sempre più complicato commettere questi tipi di raggiri, per via dei controlli sui vari distributori di benzina.