David Cameron: “Faremo un sistema di immigrazione che metterà per primi i britannici!”

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David Cameron, ovvero il primo ministro conservatore, ha reso noto un programma che rivoluzione totalmente il sistema di immigrazione. Il piano prevede delle leggi più rigide e restrittive per tutti quegli immigrati che richiedono un alloggio e anche sussidi senza comunque offrire nulla in cambio al Paese che li ospiti e gli offre servizi e benefici.

L’obiettivo è sostanzialmente quello di creare le condizioni per poter assicurare un futuro migliore alla Gran Bretagna e mettere i propri abitanti al centro di tutto, partendo proprio dal controllo sull’immigrazione. Ecco di seguito elencati i punti fondamentali del programma del Ministro conservatore:
Il 1° punto riguarda l’emanazione di alcune leggi ferree che possano eliminare gli abusi. Innanzitutto queste leggi saranno indirizzate a coloro i quali si trasferiscono per motivi di studio, rivendicando il diritto di iscrizione al college per poi scoprire che si trattava di finti college ed anche studenti mai esistiti. Infatti nel corso di alcuni controlli è emerso non è stato trovato nemmeno uno studente. Dunque per ovviare a questo problema, il governo ha decido di chiudere ben 750 college, o finti college. Il Ministro ha deciso di basare tutto sul controllo dell’immigrazione, mettendo in atto delle verifiche molto severe alla frontiera. Lo stesso Ministro afferma che ” è assurdo che coloro che entrano illegalmente possano ottenere una patente di guida, affittare un appartamento o aprire un conto in banca”. Infatti, proprio in Gran Bretagna, sono state ritirate circa 3.150 patenti e sono previsti ulteriori controllo ancora più rigidi a partire dal mese di novembre, che riguarderanno anche gli affitti delle case ed ancora dal mese di dicembre, gli immigrati non potranno più aprire un conto bancario. Dunque, l’immigrato che agirà in modo illegale,verrà individuato ed espulso immediatamente dal Paese.

Passando al secondo punto del programma, questo prevede i giusti controlli suol perché le persone vogliano entrare nel Paese, che ovviamente dovranno essere delle giuste ragioni. Dunque, frontiere aperte a tutti coloro i quali vorranno trasferirsi in Gran Bretagna per giuste ragioni, come quello di trovare un’occupazione o intraprendere dei corsi di studio. Le nuove leggi saranno più rigide, infatti non si potrà più ottenere immediatamente il sussidio di disoccupazione, ma dopo aver verificato la regolarità dei parametri, questo verrà attribuito solo dopo i primi tre mesi di residenza, e verrà erogato per un periodo che va da sei ai tre mesi.
Infine il terzo punto tende a posizionare i britannici al primo posto. Dunque, nuove leggi anche per richiedere un alloggio popolare, richiesta che potrà essere effettuata almeno dopo due anni di residenza. Riguardo il lavoro, le agenzie del lavoro non potranno più pubblicizzare le loro offerte di lavoro all’estero, se non dopo averle pubblicizzate in lingua inglese all’interno del Paese.

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