Bonus trasporti: di cosa si tratta, come ottenerlo e requisiti necessari.

Bonus trasporti, bonus 200 euro: cos’è, erogazione e requisiti

È stato introdotto il nuovo bonus da 60 euro per ogni componente della famiglia, la nuova risorsa riguarda l’acquisto di un abbonamento per mezzi pubblici o al trasporto ferroviario.

bonus trasporti pubblici

Si tratta della nuova misura contenuta all’interno del “Decreto Aiuti”, che è destinata a supportare tutte le famiglie che hanno medio o basso reddito.
Vediamo come funziona, chi può ottenerlo e quali sono le modalità per poterne fare richiesta.

Bonus trasporti cos’è

Con il “Decreto Aiuti” varato dal Governo sono stati emanati, oltre al bonus 200 euro una tantum, anche un altro bonus. Questo è sempre destinato a tutte le famiglie che hanno un reddito sotto i 35 mila euro. Può essere usato per l’acquisto di abbonamenti per quanto concerne servizi di trasporto pubblico e ferroviario.

Il Governo, di recente, ha stanziato un fondo pari a 100 milioni di euro per il 2022, tutti da destinare alla creazione di un buono da usare per fare l’acquisto di abbonamenti per servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale, ma anche per il trasporto ferroviario nazionale.
Questo bonus trasporti copre il 100% di tutta la spesa sostenuta, entro un limite pari a massimo 60 euro.

Chi può fare richiesta

Il bonus trasporti può essere richiesto solo da chi, nel 2021, ha avuto un reddito lordo personale che sia stato massimo di 35.000 euro. Quindi, con le certificazioni uniche alla mano, occorre fare la verifica dell’importo del reddito imponibile indicato anche nel 730 o nel modello Redditi.

I redditi interessati, perciò, sono tutti quelli dichiarati e imponibili per i fini fiscali, non solo quelli da lavoro o anche da pensione, vale anche, ad esempio, tutti gli affitti per i quali si paga la cedolare secca.

Come fare domanda

Entro i prossimi due mesi deve essere emanato un decreto volto a stabilire tutte le modalità per presentare la domanda. Al momento è stata predisposta una piattaforma informatica dove inserire la richiesta, che segue l’ordine di arrivo.

Poi, in base ai fondi stanziati, è possibile riuscire ad aggiudicarsi il bonus, ma solo per poco più di un milione e mezzo di persone. In pratica, si teme un forte rischio di un altro clic-day con conseguente tilt del sito che deve ospitare la procedura.

Come usare il bonus trasporti

Sul bonus deve essere indicato il nominativo del beneficiario e lo può usare solo per fare l’acquisto di un solo abbonamento, importante sapere che non è cedibile. Quindi se in famiglia esistono più persone che usano i mezzi pubblici, ogni componente deve fare singola richiesta, ovviamente rispettando i requisiti del reddito necessari per averne diritto.
Dato che ancora niente è stato detto sulla piattaforma che deve essere implementata, non è possibile ancora dire se per avere il bonus occorre acquistare prima l’abbonamento e, una volta che si inseriscono i dati di quest’ultimo, si ha diritto al rimborso.

Proprio a tale motivo, il consiglio è quello di tenere tutti gli scontrini o ricevute che attestino l’eventuale acquisto di un abbonamento per quanto concerne mezzi di trasporto pubblico. Ancora meglio se è stato pagato con mezzi tracciabili, ad esempio carte e bancomat.

Detrazione senza requisiti per bonus

Se non si fa parte di tutti quelli che hanno i requisiti per accedere al bonus trasporti, si può sempre effettuare la richiesta di detrazione dalla dichiarazione dei redditi. Questo detrae il 19% delle spese per l’acquisto di abbonamenti dei mezzi di trasporto personale e per i familiari che dichiari a tuo carico, con limite massimo di 250 euro.

Bonus 200 euro di cosa si tratta

Il bonus da 200 euro, diversamente da quello trasporti, è invece una misura disponibile una tantum. È stata anch’essa introdotta dal Governo con il Decreto Aiuti, arriva con la busta paga di luglio.
Il contributo anti-inflazione è rivolto a tutti i lavoratori, pensionati e disoccupati, è stato esteso anche per chi ha il reddito di cittadinanza, ai lavoratori stagionali, ai collaboratori domestici e agli autonomi.

Come per il reddito trasporti, per tutti quanti vale il tetto annuo del reddito di 35mila euro. Le modalità dell’erogazione variano a seconda di tutti quanti i destinatari. In totale la misura interessa oltre 30 milioni di persone.

Dipendenti (pubblici e privati)

I datori di lavoro di tutti i settori pubblico e privato possono riconoscere il bonus in via automatica. Questo vuol dire che verificano in sede di conguaglio, alla fine dell’anno se effettivamente spetta a tale dipendente oppure no.
In caso negativo devono provvedere al recupero dell’importo (in otto rate). I 200 euro arrivano in unica soluzione, direttamente nello stipendio di luglio. Non va inoltrata alcuna domanda.

Pensionati e disoccupati

Con la mensilità di luglio 2022 l’INPS o altri enti previdenziali devono erogare l’indennità una tantum di 200 euro. Questo vale per tutti i titolari di pensione, ai “prepensionati” e a chi a giugno ha percepito l’indennità di disoccupazione.
Per il calcolo del tetto dei 35mila euro si deve tenere conto dei redditi di qualsiasi natura, ma non rientrano nel conteggio:

  • il reddito derivante da casa di abitazione e le sue pertinenze;
  • i TFR e le competenze arretrate sottoposte alla tassazione separata;
  • l’assegno al nucleo familiare;
  • assegni familiari;
  • assegno unico universale.

L’indennità una tantum di 200 euro non fa riferimento ad alcun reddito ai fini fiscali, non è cedibile, né sequestrabile, né pignorabile.

Reddito di cittadinanza

Il bonus di 200 euro è erogato anche a tutti i percettori del Reddito di cittadinanza. Ma non ci sono automatismi, ciò vuol dire che prima di riconoscere i 200 euro l’INPS deve procedere ad effettuare verifiche.
Ciò in modo da escludere chi già ha il bonus in quanto pensionati, oppure, i nuclei in cui risulta uno dei componenti avente basso reddito e che ha diritto al bonus in qualità di dipendente.

Lavoratori autonomi

Con l’obiettivo di riuscire a sostenere il potere d’acquisto anche di autonomi e professionisti deve essere istituito un fondo. Ovvero un decreto ministeriale da emanare entro 30 giorni dalla stessa pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Aiuti, pagamento comunque a luglio.

Lavoratori domestici

Infine, per quanto riguarda i lavoratori domestici l’erogazione dell’indennità da 200 euro deve avvenire con modalità simili a quelle nel 2020 per il bonus per affrontare l’emergenza Covid. Basta essere in possesso del Pin INSP, dello Spid, della Carta nazionale dei servizi (Cns) o del Cie (Carta di identità elettronica).

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